24 febbraio 2017

Morte metropolitana

Non sono come voi.

Ad ogni passo guardo a terra
in cerca di me stessa.
Forse mi sono persa
in uno di quei crepacci nell’asfalto
nel sottile spazio tra due sampietrini
o in una delle mille eterne buche
- specchio del vostro vuoto interiore,
della voragine che mi divora. -

Investita dalle auto
e dalle vostre parole,
forse inciampando nell’ombra
dei fili elettrici e dei miei pensieri,
sono scivolata nel
silenzio
di un’esistenza impalpabile
e mi dimeno in apnea
sotto l'acida pioggia dei vostri venerati e disumani
zeri a destra.

Vi ho chiesto una mano
- avete dato schiaffi.
Vi domandavo attenzione
- avete chiuso gli occhi.
Anche il mio sguardo
ora si spegne
innocente
tra i fumi del vostro progresso.

Da un luogo all’altro
ora scivolo via veloce,
leggera e invisibile,
accompagnata dai mozziconi

scarto fra scarti,
vento nel vento.



Alessia S.


foto di Alessia Santangeletta

3 commenti:

  1. Bella. Fa trasparire tristezza, un velo di rassegnazione e isolamento nel quale si entra, spinto dai comportamenti delle altre persone.

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    1. Grazie mille Daniele, hai colto le giuste sensazioni.. quello che ho cercato di esprimere è in un certo senso la "morte" delle anime diverse dalla massa, ignorate, "scartate" e abbandonate da tutti come fossero invisibili, cose inutili da buttare... Mi fa piacere sia arrivato il messaggio.

      P.s. Scusa se ti ho risposto così tardi, mi ero persa il commento XD

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    2. Oh, io mi ero pure dimenticato del commento ahahah :°D

      Se è arrivato il messaggio,non è solo perché l' ho recepito io, ma è anche perché lo esprime bene.

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